Memoria dei sensi è presente.
Passato del futuro.
Futuro del passato.
Memoria è senso immediato.
Del lungo dolce sguardo che ha goduto
cerca il buio anteriore.
Sapore sulle labbra
e suono nelle parole.
Del lungo dolce corpo che ha toccato
insegue a ritroso il calore.
Aspetta chi mai gli riporti
la luce di quel minuto.
Esplora con le sue mani
su lunghe mani di morti
una intatta loro estrema gioia.
È storia della sua storia.
Memoria dei sensi è il niente.
Per sete finge di bere.
Ma solo non più vedere
sarà vederti per sempre.
Giovanni Giudici, Autobiologia, Mondadori, Milano 1969
[immagine tratta da A.D.]
Nessun commento:
Posta un commento