«È mia convinzione che in un dato giorno della vita di una persona le forme di tutte le nuvole in cielo per un unico momento, proprio sopra la sua testa, gli assomiglieranno. È triste destino comune, praticamente di chiunque sia mai esistito, essersi perso un tale spettacolo, ma non è andata così per me. Oggi ho visto Il Monumento affermato in cielo. Me ne stavo seduto su una sedia e per caso ho guardato all'insù e questo è ciò che ho visto:
Si narra di un uomo che trascorse la vita nell'attesa di questo momento nei cieli, e ogni giorno v'erano nuvole ed egli si sdraiava supino davanti casa. Lo faceva estate e inverno e l'unico riposo se lo concedeva nei giorni sereni o in quelli completamente nuvolosi. Alla fine, fattosi assai vecchio, vide se stesso nelle nuvole e morì subito dopo. Lo trovarono in terrazza, gli occhi sbarrati su cui ancora persisteva uno sguardo attonito».
Mark Strand, Il Monumento (titolo originale The Monument, 1978), Fandango, Roma 2010 (traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan).
2 commenti:
molto bello.
conosci ' nuvolario' di fosco maraini?
No. Porrò rimedio.
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