2 If a man lives with a poem he shall die lonely. 3 If a man lives with two poems, he shall be unfaithful to one¹. | 2 Se un uomo vive insieme a una poesia, morirà solo. 3 Se un uomo vive insieme a due poesie, ne tradirà una. |
Allora, un dato è certo: vivere con la poesia è problematico – solitudine, tradimenti...
Vivere con una sola poesia è credere che esista una sola scrittura, un solo salmo. Sacralizzare una poesia significa fare un feticcio, un idolo della stessa. Una sola poesia è clausura mentale, dacché o una poesia ci spinge verso un'altra poesia (parola chiama parola) oppure a se stessa ci lega (relega), diventando versetto satanico, preghiera, rituale. Chiusi nel cerchio, soli, poveri uomini con in mano solo un libro sacro davanti al quale inginocchiarsi.
Vivere con due (o più) poesie comporta il tradimento di una (o di molte); ma in realtà non è tradimento ma collegamento. La poesia ci rimanda nelle braccia di un'altra poesia e così via fino all'ultima poesia che sarà scritta su questo pianeta. Il guaio è che le poesie sono un po' gelose, vogliono la nostra esclusività, tutte a sgomitarsi nello spazio memetico del nostro cervello. Ma l'essere umano che tradisce una poesia, in realtà la diffonde seminando parole. Cantami o diva del Pelide Achille eccetera.
¹¹Mark Strand, The New Poetry Handbook, da Il futuro non è più quello di una volta, Minimum Fax, Roma 2006, traduzione di Damiano Abeni
1 commento:
Com'è vero quello che dici
Ania
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