giovedì 15 marzo 2012

Out Of The Shadow

«Bisognerebbe che noi non avessimo bisogno dell'aiuto della scrittura, ma che la nostra vita fosse talmente pura che la grazia dello spirito potesse sostituire i libri nella nostra anima e iscriversi nei nostri cuori, come l'inchiostro sui libri. È per aver respinto la grazia che noi abbiamo bisogno di fare uso dello scritto che è una seconda navigazione».
San Giovanni Crisostomo, Commento a san Matteo, citazione trovata in Jacques Derrida, La scrittura e la differenza, Einaudi, Torino 1971 (ed. orig. Paris, 1967).

Non essendo un puro (forse di cuore, non ne sono sicuro) e non essendo un capitalista (e non avendo i talenti né l'indole per diventarlo), mi rifugio sovente nella scrittura, dato che la mia vita non è illuminata dalla grazia dello spirito. Grazia, Mariagrazia, Graziella e grazie al. 
Il mio cuore gronda desiderio, che imbottiglio in frasi minime, racconti abbozzati, invettive pseudo rivoluzionarie, rivolte con le pantofole ai piedi e i pantaloni del pigiama senza mutande. Sono felice, dimostratemi il contrario. La vedete quella bocca della ragazza sopra? È la mia, mentre godo, nonostante io abbia respinto la grazia e faccia uso dello scritto. Navigo nei mari superflui di parole che hanno poca speranza di essere decifrate, un giorno, come la stele di Rosetta. Fra x mila anni nessuno Champollion si prenderà la briga e si scervellerà per capire quello che scrivo ora, così, tanto per darmi un tono, visto che non sono più capace di preghiera, come facevo da bambino prima con due paternostri e tre avemarie e da ragazzo, poi, con due salmi in versione ceronettiana. Ho perso Dio, Crisostomo, e almeno che non torni Lui di persona, o mandi un mediatore, io mi trastullo col mio dire insensato e con qualcos'altro che non posso dire. 
La scrittura è un atto impuro: buono a sapersi, mi sento giustificato, confortato e d'ora innanzi avrò altre scuse per commetterla. Non scrivo sulla pietra io, come Qualcuno. Non domando di essere adorato. Scrivo solo per crearmi un alibi, per dire che nella mia vita qualcosa ho fatto oltre che non fare niente, o  disperdere tempo inutilmente come se esso fosse inesauribile. Out of the shadow, fuori dall'ombra, la mia.

2 commenti:

melusina ha detto...

Si fa presto a dire "posta un commento". Non posso. Hai detto tutto tu. Io riesco solo a sentirmi, come te, impura e felice, perché sono una complicata e imperfetta abitatrice di questa Terra, l'unica che ci è data.
Buona giornata, e non smettiamo di peccare.

Anonimo ha detto...

animali sociali, siamo
non sentirti sminuito mai dall'essere splendido, vivace, pensante animale

godiamoci la consolazione di non essere eterni, di non dover dimostrare per forza qualcosa a qualcuno, di non voler essere eroi, né colonne della storia

noi siamo quelli fortunati, quelli che possono e devono vivere anche un po' per sé stessi, per stare bene poi anche con gli altri

godiamoci la sostenibile, purissima, umanità e sfracelliamo tutte le nostre gabbie mentali

(adorabile Lucas...)
Scarlet