Arbasino Grazie...
Borges Tocca a me ringraziare. E poi sono a Roma...
A È molto contento di essere a Roma?
B Molto contento. È il centro, è l'Europa, è l'Italia, è Roma. Roma è sempre l'Impero Romano, che continua sotto altri nomi.
A Ma lei si aspetta qualche cosa dall'Europa?
B Mi aspetto tutto dall'Europa. Cosa ci si può aspettare dalla periferia? Periferia sono anche America e Russia. E dalle periferie, cosa ci si aspetta?
A Lei non si aspetta niente?
B No, no; tocca a voi salvarci.
A E lei crede proprio...
B Io spero che alla fine tutto l'Occidente abbia qualche cosa da voi. Noi facciamo del nostro meglio per aiutarvi. Spero che tutto l'Occidente sia un po' uno specchio, uno specchio eterno dell'Europa: uno specchio fedele; o che cerca di essere fedele. E noi faremo del nostro meglio. Tocca a voi salvarvi, e salvarci anche. Ve lo dice un buon argentino. Io adoro la vostra patria.
da Conversazione con Borges, di Alberto Arbasino, Roma, San Gregorio al Celio, maggio 1977
J.L. Borges, Antologia personale, Longanesi, Milano 1981
Va be', sono passati trentacinque anni. Ma credo che certe parole siano ancora molto importanti. Non è eurocentrismo il mio, ma solo la constatazione storica che l'Occidente o si salva da solo o si condanna da solo. E l'Occidente è il destino del pianeta.
1 commento:
"Roma è sempre l'Impero Romano che continua sotto altri nomi."
Sarà per questo che le affidiamo così tante speranze?
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