Ho trovato un quaderno
elegante sul quale, dal 1993 al 1995, scrissi cose che oggi
potrebbero assomigliare a dei post.
La cosa particolare da
segnalare è che, al quel tempo, pensavo che un giorno, prima o poi,
avrei scritto un libro di racconti o un romanzo. E siccome non mi
veniva mai in mente una storia precisa, provavo a inventare delle
trame.
Ad esempio:
29 giugno 1994
Idea per un racconto.
Personaggi: un uomo e una
donna.
La donna è estremamente
bella, ma visibile solo dal protagonista.
Convivono insieme, ma
tutti ritengono che egli abiti da solo nel suo appartamento. Anche i
suoi familiari, che abitano lontano, non credono vera la sua
relazione, dato che nonostante numerosi loro inviti alla “coppia”,
egli si è sempre presentato da solo.
Solo una vecchia zia gli
crede, ma ha l'alzheimer.
Insomma, il protagonista
non può dimostrare ad alcuno che egli ha la fortuna di vivere
insieme a una donna bellissima, disponibilissima e gentilissima, che
si prende costantemente cura di lui, che lo ama e lo stima.
Ben presto egli incorre
in una forte crisi depressiva che lo costringe all'analisi presso il
gabinetto di salute mentale della locale azienda sanitaria. Ivi
incontra una dottoressa che...
Ma donde viene la
protagonista invisibile? Dalla televisione, o meglio: dal televisore.
Una sera, mentre lui guardava un film, durante una pausa
pubblicitaria e, in particolare, durante una reclame, si vede la
nostra protagonista che sponsorizza un prodotto famoso; nel mentre, ella esce dal televisore come se saltasse da una finestra per andare incontro al nostro uomo.
Chi è quest'uomo? Cosa
fa nella vita?
È un impiegato statale,
lavora alla prefettura. Si è trasferito in un capoluogo di provincia
lontano dalla sua regione d'origine dopo aver vinto, appunto, un
concorso pubblico.
La sera, prima di
addormentarsi, ha l'abitudine di guardarsi un film, quale che sia, di
quelli che i palinsesti propongono.
Ambiente: un capoluogo di
provincia.
Alcuni elementi di
contorno: una collega dall'alito ripugnante che gli fa il filo. Il
calpestio fastidioso dei coinquilini del piano di sopra. Un concerto
da camera all'aperto e un improvviso acquazzone durante il quale, per
l'unica volta, si vede la sagoma della protagonista rivestita della
giacca di lui che la copre per non bagnarsi. Sogni vari. Una
palestra, la corsa del mattino. Un'ortolana procace che lui tenta di
convincere ad andare in vacanza con lui. Un lago, un cane, un'ape
piaggio che gli spruzza tutte le mattine addosso lo scarico
nauseabondo di olio e benzina bruciati insieme (quanto fanno schifo
ancora le api piaggio, le motoseghe – tutti i motori a due tempi
insomma).
Trovare un buon incipit,
via.
6 commenti:
Mi ricorda vagamente "Videogirl Ai".
http://it.wikipedia.org/wiki/Video_Girl_Ai
Vero. Non conoscevo, però rilevo che il manga ha una trama estremamente più ricca e "interessante" (la timidezza del protagonista, il suo "altruismo", il contro "altruismo" dell'amico...).
da girarci un corto con i tuoi soggetti.
ci pensi? potrei aiutarti con musica e attori.
Troppo buona... :-)
No, non ci ho mai pensato, dato che è solo un abbozzo.
Grazie comunque del pensiero.
un piccolo corto. pochi minuti.
inizia da qualche bozza o schizzi disegnati.
e poi non sono mica buona. :-D il soggetto è interessante e puoi svilupparlo.
non supereresti un romanzo facendo il tuo cortometraggio?
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