[Léa Seydoux by Peter Lindbergh] |
Un cielo così che atterra come una fede - quasi, ché la fede, ogni fede, ha un sovrappiù di catene che, oltre a schiacciare, legano (anche se gli osannanti sosterranno il contrario affermando che il credere, ogni credo, libera) - un cielo così, da metropolitana, per andare in nessun luogo, fermi a respirare ruggine e monossido di carbonio - un cielo così, ecco, è un cielo che fa preferire tenere gli occhi aperti su soffitte buie, per guardare oltre quello che si vede, nella costruzione in forward di vissuti che, fotogramma dopo fotogramma, porteranno al capolinea del tempo, quel te di adesso sarà un pallido ricordo che farà riaffiorare rimpianti, pavidità, egotismi, occasioni perdute, scelte e no che difficilmente ti renderanno orgoglioso di te stesso, e se ci riusciranno sarà ancora per illuderti.
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