Falterona, una croce
per unire la terra con il cielo
per strappare il velo
che separa la voce
dalla parola sommersa
dalla parola salvata
per farla volare
nell'aria tersa
del mattino; e poi silenzio,
chiudere gli occhi,
respirare in modo intenso
il profumo di timo che sale
con un soffio di vento
e sfiora il viso dei viandanti
come fosse una mano di fata.
Falterona,
la montagna incantata
dove i faggi fanno a gara
a chi più in alto lancia i rami
verso la luce; dove un fiumicello
nasce e da corpo alla parola
che chiama mamma e babbo.
Una nuvola a forma di campana
passa e suona l'ora del desìo
per i viandanti che, per tua grazia,
ritrovano in te il proprio io.
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