sabato 26 luglio 2008

Un capolinea chiamato origine



Nell'evoluzione della specie e delle credenze, il nostro Dio unico è tra gli ultimi arrivati. Come spiegare il fatto che il Creatore sia così in ritardo rispetto alla sua creazione? E che la Genesi, il Libro degli inizi, sia stata aggiunta al patchwork sacro solo verso la fine? Il fatto è che il monoteismo, un politeismo che si è decantato lentamente, è un risultato, non un punto di partenza. Condizionato dal medium, l'Eterno non ha potuto andare più in fretta della storia dei nostri sistemi di consegna e di locomozione - e la musica delle civiltà comincia con un ritmo lento. Per riguadagnare il tempo perduto, Dio ha dovuto retrodatare il proprio certificato di nascita. Noi abbiamo pertanto proiettato retrospettivamente la sua pura essenza, che si è venuta codificando più tardi di quanto non si creda, agli inizi della storia. Niente di strano. In un punto qualsiasi di quel processo, ciò che battezziamo con il termine "origine" non è di solito che il suo esisto conclusivo.

Régis Debray, Dio, un itinerario. Per una storia dell'Eterno in Occidente, Raffaele Cortina Editore, Milano, 2002, pag. 29

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