domenica 3 agosto 2008

vacanza nel Vaud


Me ne vo nel Vaud,
in vacanza per un po'
tra i vigneti del Lavaux
dieci, undici giorni; poi tornerò.

PARTENZA PER IL VAUD

Nuovi i tuoni, nuovo l'emigrante:
e non mi so decidere a partire
per voi alberi zolle e declivi,
per voi mie piccole nozioni.

Là germina la selva di molti uccelli,
la pioggia, paese ignaro, mi sta di fronte,
la resurrezione dirada le nevi di marzo,
è la stanza alitata dalla calce.

Ah, più volte l'aurora in sé confuse e spense
col sopore del domani le partenze tentate,
ha una campanella ogni sera il cimitero,
con lei le mie sorelle m'accarezzano.

Riposo potrò chiamarti, cielo? E vento
te, piangere concorde di pendici e di liane
verso il freddo Montello, parallele
ombre e certezze della mia giornata?

Giace il fardello, tu sei già, remota
nel marzo che t'invola, oltre le siepi,
ed il sole non è più che la viola
lacrimosa che tace nel bicchiere.

Andrea Zanzotto, Elegia e altri versi, Le poesie e le prose scelte, Meridiani-Mondadori, Milano, 1999.

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