«Quando ero molto giovane mi capitò di assistere a una conversazione piuttosto curiosa. Un tale disse: "Io so che un Dio esiste!".
E un altro ribatté: "Io so che non esiste!".
Non è straordinario che due proposizioni contraddittorie possano esser note entrambe? E in effetti, come si fa a conoscere l'una o l'altra? Se Dio esiste realmente, si potrebbe realmente saperlo, anziché semplicemente crederlo? Forse si potrebbe, diciamo mediante un'intuizione mistica. D'altra parte, se Dio non esiste, sarebbe possibile conoscere un fatto simile? Certamente non con mezzi scientifici! Ma si potrebbe, allora, saperlo per via mistica? In tal caso sarebbe un tipo di misticismo davvero interessante quello che permettesse di percepire la non esistenza anziché l'esistenza di qualche cosa!»
E un altro ribatté: "Io so che non esiste!".
Non è straordinario che due proposizioni contraddittorie possano esser note entrambe? E in effetti, come si fa a conoscere l'una o l'altra? Se Dio esiste realmente, si potrebbe realmente saperlo, anziché semplicemente crederlo? Forse si potrebbe, diciamo mediante un'intuizione mistica. D'altra parte, se Dio non esiste, sarebbe possibile conoscere un fatto simile? Certamente non con mezzi scientifici! Ma si potrebbe, allora, saperlo per via mistica? In tal caso sarebbe un tipo di misticismo davvero interessante quello che permettesse di percepire la non esistenza anziché l'esistenza di qualche cosa!»
Raymond Smullyan, 5000 avanti Cristo..., Zanichelli, Bologna 1987
2 commenti:
Sì, con i mezzi scientifici si può escludere l'esistenza di Dio (fino a prova contraria).
Esattamente come si esclude l'esistenza di un invisibile unicorno rosa fluttuante in questo momento nel cielo d'Irlanda.
Eppure gli irlandesi son soliti camminare con la testa tra le nuvole:
“Io credo, O Signore, aiuta la mia incredulità. Cioè, aiutami a credere o aiutami a discredere? Chi aiuta a credere? Egomen. Chi a non credere? L’altro”. James Joyce, Ulisse.
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