con questa pioggia che mi fa cantare
-lavorano i taxì lavorano le carrozze
e cresce l'artrite a mio padre
È bello qui e non s'incontra un cane
svolta a Viserba Monte di Pietà
-prendi l'undici intanto che passa
le scarpe sono una barca
Ha le doglie mia madre e come piove
adesso nasco e piangerò di botto
-oh il tuo bel castello maccolio-llio-llero
oh il mio ancor più bello maccolio-llio-llà
Stasera ho voglia di un brodo
e d'una donna che m'aggiusti il letto
Signorino si accomodi: duemila
combinato l'affitto del "salotto".
1948
Elio Pagliarani, La pietà oggettiva (Poesie 1947-1997), Fondazione Piazzolla, Roma 1997
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