Poi che non scorgo via d'uscita
Nel lume di questa vita
In te rifugio il triste orgoglio
Spessore di questo foglio
E nella mente mi assottiglio
Microbo figlio di figlia d'un figlio
Specchio del nostro doppio io
Ti dò del tu ti chiamo dio
Dio del fratto e dell'intero
Dio del rotondo zero
Dio della lingua dio del muto
Dio del groppo e dio del buco
Dio del suo gelo dio del sole
Dio delle nelle mie parole
Dio dell'acme e del declino
Dio che viaggio il mio destino
Dio del no dio che si dona
Dio ragione che sragiona
Dio del suo cuore e dio del ventre
Dio che il mio pregare offende
Dio del nada dio del todo
Dio del muro e dio del chiodo
Dio che cammini la tua ombra
Dio che cresci nella tomba
Dio della pasqua sola e stretta
Nella remota cameretta
Dio d'ogni tenero interstizio
Dio del canto nel supplizio
Dio della carne dio scarnito
Dio fiore dio ermafrodito
Dio del pistillo e dello stame
Dio dell'essenza e del letame
Dio neoplasma dio del corpo
Dio dello spermio e dell'aborto
Dio del molle e dio del duro
Dio borsa e coda del canguro
Dio del latte e di taverna
Mi deus pax sempiterna
Dio del fiele e della panna
Dio della monna e della mamma
Dio del bel pianto traditore
Dio della bocca dio d'afrore
Dio del suo vello che nascondi
L'opposta luna dei suoi lombi
Dio del grembo dio del mare
Che mi guidasti a navigare
Dio nostra stella solitaria
E dio del fumo dio dell'aria
Dio con te stesso ricongiunto
Nel vano punto del tuo punto
O via improbabile d'uscita
Dal buio d'una scissa vita
Tra recto e verso in te filtrando
Nel deserto del tuo bianco
Portaci al tuo riposto covo
Tra guscio e pelle intatto uovo
Dove di noi sorride e sta
La minima tua verità
Giovanni Giudici, Lume dei tuoi misteri, Mondadori, Milano 1984
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