«Una delle peggiori disonestà intellettuali è di giocare sulle parole, di presentare il cristianesimo come una dottrina che non impone quasi nessun sacrificio alla ragione, e, con l'aiuto di tale astuzia, di attirarvi delle persone che non sanno nulla di quello che accettano a fondo. È questa l'illusione dei cattolici laici che si dicono liberali. Ignorando la teologia e l'esegesi, costoro fanno dell'accesso al cristianesimo una semplice adesione a una consorteria. Prendono e lasciano; ammettono questo dogma, respingono quest'altro, e poi si sdegnano quando gli si dice che non sono dei veri cattolici».
Ernest Renan, Souvenirs d'enfance et de jeunesse (1884), trad. it. "Ricordi d'infanzia e di giovinezza". Estratto da André Gide, Diario 1914-1927, Bompiani, Milano 1950
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