domenica 7 giugno 2009

Ho sperato di rinascere

53.

mi accorgo che ho sperato di rinascere: e che la forma giusta, invece, per me, era poi questa
che mi porto addosso:
la mia evoluzione si è arrestata a uno stadio di piedi sudaticci,
di narici eccessive (e, in più, eccessivamente irritabili), di costole distorte
come costolette troppo cotte, di forfore, di gibbosità varie: (il resto, se ci tieni,
te lo aggiungi da sola, qui):
sono arrivato a queste conclusioni in un locale che si chiama
“Gobulìe cupolà”, perché si tiene le sue cupole blu, in effetti, in testa,
e che è una ciai-canà (e insomma una casa da tè), dove ho discusso con un Predrag
della catena cosmopolitismo-nazionalismo-imperialismo (e dell'internazionalismo alternativo):
al telegramma, invece, ho rinunciato:
perché mi accorgo che morire, adesso, non mi serve:


Edoardo Sanguineti, Segnalibro (Postkarten LXVII poesie, 1972-1977), Feltrinelli, Milano 1989

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