«Perché alla fine che cos'è
tutto il genere umano a paragone
della natura e della universalità delle cose?»
I ragazzi corrono senza fiato.
Le pinete scricchiolano al sole.
Di qui la società è invisibile.
Ma se continuiamo a non volere la verità
sarà terribile la nostra via.
È bene che lo sappiamo una volta per sempre.
La battaglia ebbe luogo prima del bivio
dove la strada fa una larga svolta.
Il nome lo rammenta Livio, lo storico antico.
E non guardare dove le stelle si riproducono? Non volete
nemmeno osservare le piccole persone
che stridono sotto le nostre scarpe?
Come l'agonizzante diventa un sasso lo sapete.
Come si butta via
die Leiche il cadavere spezzato l'avete visto.
Franco Fortini, Paesaggio con serpente (Poesie 1973-1983), Einaudi, Torino 1984
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