«È possibile che un buon numero di esseri umani sia ben consapevole del fatto che il destino dell'umanità è in bilico. Ma, al momento attuale, i capi degli Stati che ne fanno parte, e in particolare di quelli più potenti, sono tuttora incapaci di agire in base a questa consapevolezza. Le loro azioni sono ispirate da una conoscenza che ha come suo centro lo Stato, o in altre parole è egocentrica. Il loro coinvolgimento negli affari del loro Stato, e quindi una conoscenza ormai sorpassata sulla base della quale essi agiscono, è troppo forte, mentre è evidentemente troppo debole la loro capacità di distacco. Non soltanto i governi, ma anche la grande maggioranza della popolazione degli Stati non è ancora capace di raggiungere quel livello di distacco dall'alto dal quale si possa percepire il mondo umano qual è, come un'unità sempre più integrata ma gravemente vulnerabile, come umanità, e può quindi agire in base a questa conoscenza più distaccata».
Norbert Elias, Coinvolgimento e distacco, Il Mulino, Bologna 1988 (pag. 87)
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