lunedì 13 luglio 2009

Politica ed etica



«Parlando di politica, Borges diceva che se ne era occupato il meno possibile, tranne che nel periodo della dittatura. Ma quella - aggiungeva - non era politica, era etica. Al contrario, io mi sono sempre occupato di politica: e sempre nel senso etico. Qualcuno dirà che questa è la mia confusione o il mio errore: lo voler scambiare la politica con l'etica. Ma sarebbe una ben salutare confusione e un ben felice errore se gli italiani, e specialmente in questo momento, vi cadessero. Io mi sono deciso, improvvisamente, a testimoniare questa confusione e questo errore nel modo più esplicito e diretto del far politica: e col partito che, a questo momento, meglio degli altri, e forse unicamente, lo consente».

Leonardo Sciascia, da Tuttolibri, La Stampa, maggio 1979.

Sciascia si riferisce alla sua candidatura alle elezioni nazionali ed europee del 1979 nelle liste del Partito Radicale. Trasposta all'oggi, questa urgenza d'impegnarsi politicamente (eticamente) in quale partito potrebbe essere profusa? Ovvero qual è il partito che attualmente «meglio degli altri, e forse unicamente, lo consent[irebbe]»? Ammesso e non concesso che ve ne sia uno...

Nessun commento: