sabato 16 gennaio 2010

Candide domande

«Per anni e anni ho cercato di scoprire che cosa sorregge la terra; perché non precipita? È spaventoso quanti cosiddetti saggi hanno preteso di dare una risposta soddisfacente a questo problema! Uno mi ha detto che la terra poggia sopra un altro corpo. E quando gli ho chiesto su che cosa poggia quest'altro mi ha descritto ancora un altro corpo. Quando, poi, gli ho chiesto su che cosa poggiasse il secondo corpo ha risposto: “Ho dato risposta soddisfacente a due domande ed è abbastanza. Non si può continuare a domandare in eterno!”.
Mi ricordo un teologo, ugualmente esasperante, che sosteneva dover esservi un Dio; altrimenti, diceva, nulla avrebbe potuto spiegare la creazione dell'universo. Ma quando gli si chiese: “Come fu creato Dio?” anche lui rispose: “Non si può continuare a far domande in eterno!” Al che io ribattei: “Prometto di non continuare a far domande in eterno; credo però che non sia bello arrestare la ricerca proprio al punto che abbiamo davanti. Perciò desidero porti solo un'altra domanda: come fu creato Dio? Se mi rispondi in maniera soddisfacente non ho difficoltà a piantarla lì”. “Ci sono cose”, mi rispose, “che sono semplicemente un mistero”. Il candore di quella risposta mi intenerì alquanto, ma sentii il bisogno di spiegargli: perché non dire semplicemente che l'esistenza dell'universo è un mistero e fermarsi lì, perché infilarci Dio? Per dirla diversamente, sono convinto anch'io che certe cose, in linea di principio, possano essere un mistero, ma a che serve un'ipotesi di spiegazione del mistero che essa stessa ne proponga un altro? E impenetrabile quanto quello che pretendeva di spiegare?».

Raymond Smullyan, 5000 avanti Cristo... e altre fantasie filosofiche, Zanichelli, Bologna 1987

Stasera ho visto e ascoltato Vito Mancuso intervistato da Fabio Fazio (per la promozione di questo libro). A me piace ascoltare (e anche leggere) Mancuso: apprezzo molto di quanto scrive e dice. E proprio perché ho di lui stima, mi piacerebbe candidamente rivolgergli le domande finali del brano su riportato.

5 commenti:

Weissbach ha detto...

Oh, finalmente uno che lo scrive bene!
Perché in genere (un esempio può essere Bertrand Russell) su questo punto non si abbonda in dettagli, supponendo che sia scontato, se hai fatto logica 101.
Ma intorno a queste zone del pensiero la gravità deforma maggiormente lo spazio, e si è attratti da ciò che si desidera, non da ciò che - secondo qualcuno - sarebbe ovvio.
Grazie

alex ha detto...

a prescindere dal mio assenso alle parole di smullyan, bisogna però riconosce che la sua "spiegazione" non spiega niente a chi postula l'esistenza di dio.
perché se qualcuno ti dice "dio ha creato tutto, ma la sua esistenza è un mistero e ci fermiamo lì", non puoi rispondergli che allora tanto vale, mistero per mistero, fermarsi prima, non gli fai cambiare idea per il semplicissimo motivo che per lui la creazione non è un mistero. si spiega benissimo che le cose esistono perché le ha create dio, con un progetto chiaro e razionale, organizzato. l'esistenza dell'universo non è un mistero, quindi lì lui/lei non si ferma.

Luca Massaro ha detto...

Ma se il postulatore non si ferma io/tu/noi siamo autorizzati a domandargli: che razza di Dio sprecone è il tuo? Tutta questa immensa pattumiera (o giardino, dipende dai punti di vista) d'universo per assistere al nostro "teatrino" minimo di umani che si amano, si odiano, si picchiano o si accarezzano? E col dolore, col male come la mettiamo? Ma qui mi fermo, anche perché queste domande servono soprattutto a me per impedirmi di postulare (o bestemmiare) siffatto Dio.

marimari ha detto...

---il 'teatrino' di umani, credo, abbia necessità di sapere che, seppur inspiegabile, qualcuno lo dirige,,, un mistero che sin da bambini ci fanno immaginare in un cielo cobalto circondato da angeli d'oro è molto più affascinante di un mistero che è pari a un buco nero, come non forma, non stato, non colore... essere credenti o no, non influenza abbastanza quello che l'arte la storia e per alcuni l'educazione ci hanno fatto costruire mentalmente,,, penso che il mistero dio è ciò che 'consola' tutti (anche i non credenti)su un'ipotetica esistenza al di là della fine terrena,,, molto meglio pensare che un essere non essere (non lo so)abbia dato origine a tutto piuttosto che le reazioni chimiche o fisiche che a un certo punto non sanno più che spiegazioni dare,,, con un mistero 'ben vestito e acconciato' è più facile pensare che domani il cielo sarà ancora blu e che se smetto chimicamente la mia vita, del cielo blu magari ne farò parte... ciao luca

alex ha detto...

possiamo chiedere quel che ci pare, ma l'esistenza dell'universo non è misteriosa per lui/lei. e in secondo luogo, se tu gli dici che c'è spreco, lui ti risponde che tu non vedi il progetto completo.
insomma, le risposte le ha, anche se le riteniamo inaccettabili e infondate.