«L'uomo si comprende in Dio», diceva Eric Weil, filosofo kantiano. «Questa formula ha due sensi: è in Dio che l'uomo si vede, e ciò che l'uomo vede in Dio è se stesso». Fissare lo sguardo nel ghiaccio ha questa virtù salutare: ci costringe a rimettere in causa l'idea lusinghiera che ognuno ha di se stesso. Le nostre metropoli mettono due specchi a disposizione dell'essere umano emancipato, che dovrebbero condurlo a riflettere più spesso su ciò che egli è, non su ciò che, invece, amerebbe essere: lo zoo e la cattedrale. Non si perde mai del tempo ad andarci e, soprattutto, a ritornarci […]. L'uomo supera infinitamente l'uomo; e gli animali ci mostrano senza mezzi termini ciò che di noi travalica il lato “animale” [in peggio], così come il Messia di Haendel ci fa ascoltare ciò che supera il nostro lato “angelico”. Se, un giorno, la nostra specie dovesse darsi una bandiera – per distinguersi dai suoi vicini – essa avrebbe i colori del sangue e dell'oro. Presso di noi, bipedi implumi, si uccide il proprio simile e congenere e, insieme, si adora il Totalmente Altro. Voi, invece quadrupedi e altre specie animali, non adorate nessuno e non uccidete, di solito, che degli “estranei”, ovvero degli appartenenti a una specie diversa. Il mammifero umano è stretto nella morsa tra il Totalmente Altro e totalmente prossimo. Seguire l'evoluzione degli ominidi, dall'Homo erectus (700000 a.C.) al Sapiens sapiens (35000 a.C.), obbliga a riunire ai due capi della catena lo scimpanzé e l'asceta, la tana e la cripta. Da questo incrocio è scaturito il primate onnivoro che cammina in posizione eretta, come voi, come me. Diciamo che bisogna prendere sul serio il dio RA o il Brahaman, tanto quanto il macaco e i bonobo, se s'avesse il potere di reperire senza tanti infingimenti il perché la scimmia verticale, quale noi siamo, con la sua aureola e le sue schifezze, si differenzi dal cugino non umano. «L'uomo è un animale che ha ricevuto la vocazione di essere divinizzato», riconosceva già Basilio di Cesarea (329-379 d.C.), che ha fondato la vita monastica orientale. Questo sesto senso probabilmente fa parte del piccolo sovrappiù neurologico o genetico proprio al solo animale che scoprì il fuoco e sotterra i suoi morti, affinché egli possa astrarsi dalla vita psichica immediata, per infatuarsi dell'inesistente e dell'invisibile. Ci sarebbero dunque due vie maestre, così poco sovvenzionate sia l'una che l'altra, le quali, sebbene con diverso prestigio, mettono in evidenza ai nostri occhi indagatori le nostre azioni più banali: l'etologia comparata, o lo studio dei comportamenti delle diverse specie animali (possibilmente nel loro habitat naturale), e la teologia comparata, o lo studio dei diversi modi che hanno gli specimen della nostra specie di riconoscere un potere o un principio superiore a se stessi, al quale devono ubbidienza e rispetto. Sono queste sfortunatamente, con la mediologia che fa da ponte, le due discipline che non s'insegnano nelle facoltà di lettere e di scienze umane. Ora, se le pretese scienze dell'uomo hanno un avvenire (del quale sono in molti a dubitare), è presumibilmente cercando il trait d'union zoo-teo che esse potrebbero darsene uno (di avvenire), mediante un lavoro d'équipe che unisca la linea tratteggiata che collega l'inferiore al superiore, per avere una radioscopia completa da capo a piedi dell'homo.
Régis Débray, Le Feu sacré, Fayard, Paris 2003 (pag 18-19, trad. mia)
3 commenti:
come lettura del sabato sera non è male, no
(meglio che farsi un piercing)
è il difetto di voi umanisti, quello di cercare di elevare la nostra specie ad un rango superiore
siamo solo animali, animali (troppo) evoluti
dio siamo noi
rassegnamoci
secondo una teoria, nient'affatto bislacca, saremmo solo un microcosmo di batteri, che hanno trovato, parassitandoci, il modo di assicurarsi tutto ciò di cui hanno bisogno
cercherò la fonte della teoria dei batteri come specie vincente (ora non ricordo dove l'ho letta)
poi facciamo a pugni, ok?
Panspermia, cercare alla voce...
http://en.wikipedia.org/wiki/Panspermia
Grazie della segnalazione.
Ne avevo sentito parlare di questo orgasmo cosmico
:-)
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