venerdì 28 giugno 2019

Paviglianiti!

Pubblicizzati, non si sa quanto disinteressatamente, sulle colonnine di destra dei più importanti quotidiani online, gli youtuber da dieci, quindici, venti milioni di follower rilasciano dichiarazioni alla redazione che li interpella sullo svolgimento della loro attività videoamatoriale, di vario genere: dalla giovane donna che insegna come si fa a truccarsi, allo spinacione che fa il giro del mondo in bicicletta elettrica; dall'esperto bricoleur, al sapiente cuciniere di stoccafissi.
Le copiose visualizzazioni, che ogni loro video riporta, attestano quanto appunto siano seguiti e, indirettamente, quanti giga di connessione siano spesi per guardare le imprese di questi dilettanti non più sconosciuti. Bravi. Uno su dieci, quindici, venti milioni ce la fa a emergere e a sussistere, a quanto pare egregiamente, senza "lavorare".

Io - che apprendo della loro esistenza perché ogni tanto mi casca l'occhio (oddio... lo raccatto, dopo) sulle suddette colonnine - mi chiedo - marginalmente, molto marginalmente - perché le redazioni dei giornali, che lamentano, oltre all'irreversibile calo delle vendite in edicola, il monopolio imperante dei giganti dei social-media, perché prestano un giorno sì e l'altro pure tanta attenzione non tanto a internet come fenomeno in generale, quanto alle scorie che esso produce? Perché, insomma, queste cazzate fanno notizia? Perché, per contro, non hanno spazio le storie minime di anonimi signori che nel dopolavoro, dopo la spesa ai supermercati, la cena in canotteria, si svaccano sui divani e si addormentano a guardare inutili serie televisive? Che cosa hanno questi di meno esistenziale dei fighetti (e delle fighette) di youtube? 


«Dica».

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

una delle cose migliori prodotte da raitre