domenica 25 ottobre 2020

Nodi per non morire

- Io non voglio morire.
- Neanch'io voglio morire.
- Neppure io.
- E lui? Gli avete chiesto a lui se vuole morire?
- Chiediamoglielo.
- Vuoi morire?
- No, però...
- Però che?
- Però, mi permetto soltanto di ricordare che tutti gli uomini sono mortali.
- Sì, vabbè. Ma noi non siamo Socrate.
- Ah, giusto precisarlo, non vorrei confondervi.
- Noi non vogliamo morire. Punto.
- Ma avevate già messo il punto, non c'era bisogno di dirlo, "punto".
- Sottigliezze rafforzative.
- Ah, giusto precisarlo, non vorrei andar contro il linguaggio corrente.
- Pochi discorsi: tu dici che non vuoi morire, ma poi - sotto sotto - moriresti anche volentieri.
- Ammesso e non concesso che sia vera la vostra supposizione, che cosa ve lo farebbe pensare che io morirei volentieri?
- Perché sei un tipo che fa i distinguo, che cerca peli nell'uomo depilato, o le travi negli occhi dei giudici improvvisati.
- Sì, presumo (spero) sia così. Perché voi no?
- No: noi siamo degni destinatari del messaggio offerto dal medium. Pochi discorsi: la versione dei fatti è quella trasmessa, lo dice la scienza, lo dicono i ministri e chi siamo noi per contraddire la verità? Noi non vogliamo morire. Punto.
- Mi sia consentita una virgola: per caso, scienza e politica, tramite i media, vi hanno detto che non morirete?
- No, ma ci ricordano di continuo i numeri di chi muore.
- Di coronavirus.
- Esatto.
- E di chi muore diversamente ne parlano?
- Nessuno muore diversamente, le altre morti non hanno le curve da abbassare, le altre morti non esistono, per questo non vogliamo morire.

Ci sono due nodi
per non morire più:
uno è slegarli,
l'altro morir ancora.¹

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¹ Alessandro Bergonzoni, L'amorte, Bompiani, Milano

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