domenica 13 dicembre 2020

Equivoci morti

Quando i bar erano aperti, era bello la domenica mattina, ogni tanto, andare al bar ad ascoltare dal vivo vox populi, soprattutto per parlare di morti, gli altri, le voci del popolo morto, del tizio, del caio e della sempronia, di tumore, d'incidente, di droga, di trombosi, d'infarto, di suicidio, di umilissima indefinibile vecchiaia. Si ricordavano per alcuni minuti quei vivi che, prima, erano appunto vivi, la loro storia, famiglia, vicissitudine ed essi, per un attimo, si reincarnavano nei nostri ricordi, soprattutto se a qualcuno veniva in mente un aneddoto o una semplice battuta. 

Invece, adesso che i bar sono chiusi, i morti si contano, persino coloro i quali speravamo avessero in animo di dargli un nome sparano cifre:
«L’Italia è un Paese superficiale perché abbiamo centinaia di morti e non credo che questo venga considerato con il giusto rispetto».
Io non rispetto i numeri. Rispetto i nomi.

«Cassiodoro Vicinetti
Olindo Brodi, Ugo Strappi...»



4 commenti:

Marino Voglio ha detto...

'mazza che bella gente. vabe' che la maggioranza saranno anziani ma... nemmeno un kevin?

Anonimo ha detto...

Penso che a nessuno piaccia, compreso me e lei, di essere protagonista dei commenti al bar sui morti per le più svariate patologie, cmq a prescindere da questo, penso che se la pandemia avesse colpito tutti senza differenza di età, ne saremmo già venuti fuori, o se avessimo fin da subito rispettato rigidamente le regole lo stesso ne saremmo fuori, ma in Italia se si costringe qualcuno a sacrificarsi per una qualsiasi categoria a rischio della vita, subito si grida alla coercizione come abuso di autorità o dittatura, senza ragionare del perché lo si chiede come se ci si divertisse a chiedere se per un pò di tempo non si uscisse a divertirsi, a maggior ragione se ciò accade per gli anziani che accanto alle donne e ai bambini risultano da sempre il lato più fragile di ogni società. Mancano la coscienza e la conoscenza civile e da queste ne consegue irresponsabilità, incoscienza, immaturità incertezze nelle scelte e tanta insicurezza, ciò non può far altro che portate conseguenti errori che pagano le stesse categorie che oggi sono le maggiori vittime.

Luca Massaro ha detto...

Dal mio osservatorio a vista limitata, rari i Kevin sono nominati i fanciulli di oggi.

Luca Massaro ha detto...

Limitatamente al suo incipit... Certo che mi piacerebbe, giacché darebbe prova della vita oltremondana