«Sprone, in franco o alto-tedesco sporo, in gaelico spor, è, in inglese, spur, In Les mots anglais, Mallarmé lo accosta a spurn, sprezzare, respingere, rigettare con disprezzo. Non si tratta di una affasciantne omonimia: è invece, da una lingua all'altra, l'operazione di una necessità storica e semantica: lo spur inglese, lo sprone, è la stessa parola del tedesco Spur: traccia, solco, indice, marca.»
Jacques Derrida, Sproni, Adelphi 1991
«La realtà eccede sempre: mai confondere la mappa con il territorio».
Ippolita, Anime elettriche, Jaca Book 2016
Ogni tanto mi occorre un motivo per giustificare la scrittura quotidiana. Ossia: mai avuta la pretesa di racchiudere in queste pagine l'intera realtà, neanche la mia. Ma una parte sì, non necessariamente quantificabile, né qualificabile con un giudizio di merito. Mera rappresentazione scenica di neuroni esibizionisti che ci tengono a interagire con la storia, la società, la cultura, la voglia di fare sesso. I neuroni specchio sono i più sinceri.
Desideri banali, terra terra, poco ambiziosi. Ma va bene così: è già molto che non abbia attivato i neuroni per spronare altri a qualsivoglia jihad del cazzo, compresa quella renzista del riformismo spinto nel culo a forza di sorrisi.
Libertà andavo cercando ch'è sì cara. La presente non mi sembra ancora obbligatoria. Baci sparsi.
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