Ho visto Dario Franceschini a Che tempo che fa. Ha fatto una degna figura, quasi da convincermi anche sul punto essenziale. Quasi. Sì, perché ha mostrato di non aver capito che il punto essenziale su quale voglio (in tanti: vogliamo) chiarezza è stato, anche stasera purtroppo, lasciato in sospeso. E il punto è la libertà di coscienza in materia delle libertà individuali, a cominciare dal testamento biologico (o biografico). Infatti, Franceschini, ben incalzato da Fabio Fazio, è parso sempre difendere la posizione di quei pochi (due, tre) parlamentari democratici che, in materia di questioni bioetiche, assumono le posizioni retrive del Vaticano di cui si fanno portavoce a scapito della laicità dello stato e della libertà dell'individuo. Franceschini ha sostenuto che è naturale che in un grande partito - che contiene molteplici ispirazioni - vi siano posizioni divergenti e che ogni parlamentare ha il diritto di richiamarsi alla sua coscienza. Fazio ha fatto anche la domanda giusta, dicendo a Franceschini che sarebbe più normale che, in tali materie, fossero i cittadini a esser lasciati in condizione di poter scegliere liberamente come deliberare per se stessi. Franceschini ha glissato sul principio che ogni parlamentare ha il diritto di rivendicare la propria autonomia in certe materie. La conversazione poi è scivolata sulla questione di dare ai disoccupati senza ammortizzatori sociali un assegno di disoccupazione. Per trovare i fondi necessari, ha detto Franceschini, oltre a un risparmio sulla spesa pubblica, occorre riprendere il percorso di dura lotta all'evasione che questo governo, ahimè, ha invece abbandonato. Sì, perché evadere, oltre ad essere un reato, significa danneggiare tutta la comunità di cui si fa parte, commettendo un vero e proprio crimine sociale. E qui Franceschini ha dichiarato, severo, che tale lotta è una vera questione di principio, e che preferisce perdere il consenso di coloro che invece la pensano diversamente. Bravo Dario, mi son detto; però questo discorso vale anche per le questioni di sopra. Quanti sono, infatti, i potenziali elettori del PD che hanno le stesse posizioni della Binetti, della Bianchi, di Rutelli eccetera? Dunque, caro segratario provvisorio, cerca di capire che, pur essendo di natura diversa, le questioni hanno lo stesso punto in comune. Come non ti sogneresti di lasciar libertà di coscienza in materia di evasione fiscale, così non puoi lasciar libertà di coscienza sul tema ancor più importante che riguarda la libertà di noi cittadini di disporre come ci pare della propria vita, dal suo inizio alla sua fine. Per questo, come sei stato severo e giusto nel dichiarare che preferiresti perdere voti piuttosto che guadagnarne a discapito della lotta all'evasione, se sarai altrettanto severo e giusto nei riguardi di questo tema, vedrai farai riguadagnare al PD almeno otto punti percentuali alle prossime elezioni. Auguri.
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