lunedì 16 marzo 2009

Pop economy



Stasera, durante 8½ e per l'ennesima volta, son venuto a sapere che circa 300.000 persone al mondo detengono più del 90% dei capitali esistenti; tra questi, una piccolissima parte, circa 300 (bello il paragone di Gino Strada sul fatto che questi riempirebbero si e no un Boeing) detiene il 40% della ricchezza mondiale. Bene, al di là di ogni possibile e vano discorso di equa redistribuzione di questo incalcolabile patrimonio (non si riescono, infatti, a contare le stelle), io vorrei rivolgermi a questi individui - accusati da molti analisti, forse non a torto, di essere i veri responsabili della crisi economica mondiale - con toni pacati, non di condanna o minaccia, ma semplicemente suggerendogli di... spendere, di comprare, d'investire i loro immensi risparmi e capitali per stimolare la domanda e l'offerta, la ricerca, il lavoro, il rilancio dell'occupazione. Gentili Signore e Signori forza, aprire i vostri borselli, spaccate i vostri salvadanai, spendete e spandete ricchezza, magari facendo attenzione a diversificare i vostri acquisti, senza concentrarli cioè per soddisfare malamente i vostri insaziabili desideri d'apparenza. Non limitatevi a comprare calciatori, soubrette, aeroplani, cocaine varie e fiumi di Sassicaia. Andate nei luoghi più depressi e impensati, per esempio in una piccola merceria di un negozio di provincia, e comprate di tutto anche se non vi occorre niente. Se così farete, se non vi comporterete da ricchi taccagni, vedrete che 4-5 miliardi di persone vi saranno, in futuro, riconoscenti. Orsù dunque, date fondo ai vostri fondi: così facendo il prof. Giovazzi vi dedicherà un panegirico.

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