«La giornata. Grosse contraddizioni nella mia vita non ce ne sono, direi che le ho mancate tutte per difetto d'immaginazione. Così, non sono mai caduto sulle vie di Damasco, ma nel corso di una sola giornata posso contraddirmi, come il savio, settanta volte. Le contraddizioni, in un indeciso della mia specie (assai comune), sono un po' di moto e quindi l'equilibrio. Cambio di umore e di idee seguendo il corso del sole. La mattina odio la società, la sera la amo. Al mattino, leggendo i giornali, tutto mi è di peso: la commozione delle classi medie, l'insolenza degli estremisti, la beatitudine dei governanti. Col trascorrere delle ore mi sento più portato a comprendere gli altri punti di vista, persino a tollerare e a sorridere. Scende infine la sera: ma sì, tutto va meglio, l'Italia è il mio paese, gli italiani sono simpatici con tutti i loro difetti, la rivoluzione può essere rinviata. L'indomani sono daccapo: solitudine totale, rinuncia, o tuffo nella realtà? Dovrò compiere altre rivoluzioni attorno al mio asse, in ventiquattro ore».
Ennio Flaiano, Frasario essenziale, Bompiani, Milano 1986
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