sabato 31 ottobre 2009

Imago Christi



Io penso che la Chiesa Cattolica abbia oggi, purtroppo, una grande occasione di riscatto, soprattutto le gerarchie vaticane che la formano e compongono, in primis il Papa, vescovo di Roma: fare del corpo di Stefano Cucchi una nuova imago Christi. È lui, suo malgrado, la nuova incarnazione di Cristo oggi; è la rappresentazione vera del Crocifisso, del cadavere esposto, della solitudine, della totale vittimizzazione, della folla scatenata contro uno. È lui che ci ricorda la Passione, la violenza, la barbarie di cui sono capaci gli uomini. Fare di Stefano lo Stefano (primo martire della Chiesa) reincarnato: esporre il suo corpo in San Pietro, onorarlo, santificarlo, mostrare lo scandalo. Santo subito, senza indugi (altro che madonne sparse in luoghi persi).
Nel corpo di Stefano si ritrovano tutte le vittime di ogni tempo e luogo: sia ricordato per questo, venga celebrato come nuova rivelazione delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo.

La Chiesa dovrebbe sentire quest'obbligo nei confronti dell'Italia, dell'Europa, del mondo intero: dato che si considera la vera erede del messaggio cristiano non può che fare questo. Lo faccia è avrà di nuovo senso il suo vuoto perpetuarsi nella storia. Ci sono tante occasioni per redimersi, per essere di nuovo fulminati sulla via di Damasco.
Non lo farà essendo troppo occupata a fermare pillole e a imporsi in biechi giochi di potere. Sappia che non c'è tempo da perdere.

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