Da molti mesi un mesto sogno Avevo da raccontarti Nel quale tu mi comparivi E io temevo di guardarti Non con il viso tuo di quando Già sento un grigio di tempesta Negli occhi sommersi e spenti Nel tuo distrarre la testa Verso il paese senza luogo E al punto che mai sarà Quel punto uguale al suo contrario Dove è stretta la verità Eri in un chiuso vano e alto Avevi un viso di dolore Tu mi guardavi mi parlavi Ma non udivo le parole | Benché volevo accarezzarti Supplicarti - non far così Mi fai piangere, assomigli Senza il sorriso ad Arletty Perdona la mia paura Mio solo grande peccato - Per quell'inezia che divide Ciò che non è da ciò che è stato Ma le mie mani erano aria Non ti potevano tenere - Del sogno restò soltanto Un sale di lacrime vere Con te nel chiuso vano e alto Da me volata via - Io nel mio letto steso e stanco Fra l'enigma e la bugia. |
Giovanni Giudici, Lume dei tuoi misteri, Mondadori, Milano 1984
1 commento:
E' bellissima Luca. Grazie per le belle poesie che scegli e che ci fai leggere
Ania
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