sabato 14 gennaio 2017

Il senso del suo stesso tramonto

“L’impossibilità economica della accumulazione in una società puramente capitalistica non si manifesta quindi nel ‘cessare’ del capitalismo con l’espropriazione dell’ultimo produttore non capitalistico, ma nelle azioni che l’approssimarsi di questa situazione […] impone alla classe capitalistica nella colonizzazione febbrile, nella lotta per la conquista dei mercati e dei territori ricchi di materie prime, nell’imperialismo e nella guerra mondiale, ecc. Infatti, il dispiegarsi di una tendenza dialettica dello sviluppo non è un progresso all’infinito che si approssima alla mèta attraverso graduali incrementi quantitativi. Le tendenze di sviluppo della società si esprimono piuttosto in un’interrotta trasformazione qualitativa della struttura sociale (della composizione delle classi, del loro rapporto di forze, ecc.). E nella misura in cui la classe attualmente dominante cerca di padroneggiare queste modificazioni nell’unico modo ad essa possibile – e sembra realmente riuscirvi in rapporto ai ‘fatti’ ed ai loro elementi particolari – con la sua cieca ed inconsapevole attuazione delle necessità della sua situazione, essa accelera il realizzarsi di quelle tendenze il cui senso è il suo stesso tramonto.”

György Lukács, Storia e coscienza di classe, cap. III, par. 4.

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