Nonostante il Presidente Monti dichiari che «il rigore non si discute» e che «bisogna essere grati alla Germania», da alcuni mesi, ormai, molti autorevoli commentatori economici osservano che la rigidità fiscale che i tedeschi impongono ai paesi della zona Euro stia, di fatto, trascinando nel baratro l'economia europea, mettendo a rischio il progetto lungimirante della moneta unica.
Premesso che, a mio avviso, tali commentatori (cito per tutti Paul Krugman e Mario Seminerio) fanno bene a mostrare che questo tipo politica condurrà al disastro perché deprime l'economia e soffoca la crescita, occorre altresì evitare che tali critiche sfocino in tensioni popolari antitedesche, tensioni che facciano della Germania il capro espiatorio della crisi.
Per evitare questo, per evitare cioè che le destre populistiche europee si avventino sul facile bersaglio della caccia al responsabile, secondo me si potrebbero dare alla Germania dei piccoli buffetti significativi, degli scappellotti, o calci negli stinchi, che la sveglino e la facciano riflettere che, se fallisce il progetto euro, la prima a rimetterci sarà lei stessa.
Per esempio, a tutti coloro che si lamentano che la Merkel è troppo rigida vorrei chiedere: che marca di automobile avete? Quali elettrodomestici? Quali pannelli solari? Quali caldaie? Quali sandali? Quale birra in frigo? eccetera eccetera.
Se d'un tratto la piccola e media impresa italiana, gli industriali, i banchieri, i dirigenti d'azienda, i professionisti, gli artigiani, i calciatori, i tassisti, i politici, il popolo del web, eccetera eccetera, non comprassero più, di qui a dieci anni, automobili tedesche e le comprassero - di contro - italiane, o francesi, o giapponesi, o americane, o indiane, o coreane, o cinesi (mi sembra siano solo questi i paesi produttori automobilistici), vuoi vedere che qualcosa cambia e che i tedeschi si convinceranno da soli? Pensateci quando salirete nelle vostre belle Audi metallizzate coi fari allo zeus che vi fulmina nell'idea (mimetica) che comprare tedesco è bello perché è meglio. È meglio sì: per la Germania e per quegli uomini marketing che hanno saputo insaponarglielo bene ai tedeschi, tipo questo Luca e la sua weltanschauung:
N.B.
Il titolo è preso da un post di Krugman sopra linkato The Urge to Punish. Io ho aggiunto Germany.
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