Pensavo a Poppi, ai suoi pioppi,
ai suoi tetti spioventi, alle genti
che passano scalze sulle lastre
di pietra serena, alla luna piena
grattata dai merli del castello
incantato, al pratello antistante,
al busto fascista di Dante,
che ancora non si raccapezza
come possa il suo viso,
che ha visto la luce del paradiso,
essere stato fatto di bronzo
come uno stronzo qualsiasi
che nessuno accarezza, che
nessuno ricorda, neanche i piccioni
che volano alti sui tetti di Poppi.
4 commenti:
ma è stupendaaaa
bacio
bello sottovoce, poppins
ciao mary
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