domenica 17 marzo 2024
Sicilia amore mio
domenica 10 settembre 2023
domenica 5 giugno 2022
Suggerimento pratico
domenica 10 gennaio 2021
Il comportamento privato del lettore
«Si l’écrivain avait la possibilité d’assister, invisible, au genre de tête-à-tête qu’entretient, dans la solitude, un de ses lecteurs avec un de ses livres, il serait sans doute choqué du « sans-façon », et même de l’extrême incivilité qui s’y manifeste. Ce tête-à-tête est un mélange déconcertant de distraction et d’attention. La lecture est coupée, le plus souvent à des intervalles inégaux et assez rapprochés, par des pauses de nature diverse où le lecteur allume une cigarette, va boire un verre d’eau à la cuisine, ou replace un livre dans sa bibliothèque, ce qui l’entraîne à en feuilleter un moment un autre, téléphone une commande qu’il avait oubliée, ou s’informe des résultats du tiercé, vérifie l’heure d’un rendez-vous sur son agenda, ou repose un moment le livre sur la table pour une rêvasserie intime, dont le seul lien avec le contenu du livre est souvent celui du coq-à-l’âne.» Julien Gracq
domenica 11 ottobre 2020
La Seggetta dei Destini
mercoledì 29 luglio 2020
Nuotare (Correre 4)
martedì 28 luglio 2020
Correre 3
3. Come detto precedentemente, quello che segue è un ricalco imperfetto de L’arte di correre di Murakami Haruki. Dato che, per ovvi motivi, non posso riportare per intero le pagine di tal libro, dovete o leggere questi miei brevi capitoli con il volume accanto, oppure fidarvi. «La seconda che hai detto», sento bofonchiare qualche lettore.
Quando corro, al momento, non mi prefiggo altro obiettivo che ritrovare l’indomani il piacere fisico (faticoso piacere) che provo oggi. Sicché non cerco mai di esagerare perché, se mi stanco troppo, il giorno seguente il desiderio di correre è più difficile da appagare. Quando scrivo un post è fondamentalmente la stessa cosa. Anche se sento che potrei continuare, a un certo punto salvo la bozza, rileggo, clicco su “pubblica”. Così mi sarà più facile scrivere il prossimo post (una volta avevo una cadenza giornaliera). Murakami sostiene che Hemingway ha detto qualcosa di simile. Che cosa avrebbe detto Hemingway? Che l’importante è la continuità, non spezzare il ritmo. Nel caso di tenere aggiornato un blog è importante; nel caso di scrivere un romanzo, importantissimo. Se si riesce a mantenere un ritmo costante, un passo, qualche risultato bene o male (bene o male?) lo si ottiene. Ma occorre insistere finché il volano (o anche: la macina dell’asino) non comincia a girare regolarmente, a velocità fissa.
Oggi, mentre correvo, tra le 10:40 e le 11:30, nella ciclopedonale di Buonconte da Montefeltro, non è caduta neanche una goccia di pioggia: per forza, il cielo era sereno. Faceva caldo, ma non troppo giacché la pista di terra battuta era quasi completamente ombreggiata dagli alberi che costeggiano l’Archian rubesto. È un clima facile da capire, questo. Come intuirete, sto parlando di meteo perché e come ne parla Marukami, per traccheggiare, ossia per perdere tempo. E il tempo facile da capire (e da perdere) non richiede interpretazioni particolari. E allora, perché ne parli? Così, per allungare il brodo (non è vero che tutto fa brodo). Per strada ho incontrato soltanto un corridore, un giovane, al mio primo chilometro, in senso inverso. Poi ho incontrato un gruppetto di ciclo-amatori in mountain bike (anch’essi in senso inverso), tre donne e un uomo a camminare, due di loro con un cane. Una donna, la più bella delle tre, l’ho incontrata che procedeva in senso inverso quasi alla fine della mia corsa di andata – ci siamo detti un fugace buongiorno e scambiati un sorriso (è stata lei che mi ha fatto faccia da ridere se no di solito non sorrido a coloro che volgono il volto, o tolgono il volto da qualsivoglia scambio di saluto) – e, così, ho avuto la possibilità, dato che lei camminava, al mio ritorno di raggiungerla (la ciclopedonale non è ad anello), superarla, sorriderle nuovamente e replicare al suo, «Buona corsa!», un imbranato «Altrettanto», tant’è che lei ha subito replicato «Eh, ma io cammino» ( se si mettesse a correre, signora, vedrà che terrò volentieri il suo passo).
Altro da segnalare? Sì, quasi tutti coloro che camminano, quando qualcuno, da dietro, si avvicina correndo, si sentono a disagio, come se qualcuno stesse per assalirli alle spalle. Una volta superati, infatti, chi corre ha l'impressione che essi tirino un respiro di sollievo. Personalmente, voglio rassicurarli che, nel mio come nella maggioranza assoluta dei casi, non è così: chi corre, quando sta per superare qualcuno che cammina, cerca di aumentare il passo per mostrare che lui corre in scioltezza, pavoneggiandosi un po' per la propria presunta capacità atletica e badando bene a non inciampare per non incorrere in una figura cacina.
lunedì 27 luglio 2020
Correre 2
domenica 26 luglio 2020
Correre
sabato 1 febbraio 2020
Per dindi Lipperina
«Il romanzo di Fontana, in lettura, è splendido. In lettura, ripeto. E i critici dovrebbero parlare dopo aver letto, perdindirindina.»
«Non so quando troverò il tempo di leggerli, e francamente non ne sento il bisogno.»?
martedì 5 novembre 2019
Coattamente
«Diversi incunaboli importanti del genere iconotesto, specie all’intersezione cruciale di questo con la vocazione autobiografica, mostrano questo stesso carattere “archeologico” o, per dirla appunto col lessico di Mari, “filologico” »
«Un’altra comprova, di questo statuto sinora coattamente liminare dell’immagine, è la ridottissima parte a essa riservata da una produzione saggistica, quella di Mari, per la sua stragrande parte dedicata invece, si sa, alla letteratura del passato.»
domenica 20 ottobre 2019
Tossisca, prego
Trump: «Dear Sergio, ma noi ci sappiamo difendere da soli».
Mattarella: «Dear Donald, è per produrre parmigiano con l'uranio impoverito a casa vostra».
domenica 12 maggio 2019
La gallina di Gadda
Mi capitata raramente di piegarmi in due dalle risa per una lettura. Ancor più raramente mettermi ad applaudire e, subito dopo, a ricopiare quanto ho letto.
E festeggiare la madre: lingua.
mercoledì 10 aprile 2019
I bruci che cosano
lunedì 25 febbraio 2019
Una provvida stroncatura
sabato 12 maggio 2018
Salutatemi i Guermantes
domenica 22 aprile 2018
La circostante letteratura
lunedì 6 marzo 2017
Facciamo un po' di letteratura
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Vittore Carpaccio, Ritratto di dama [con un libro in mano] |
Continuerò comunque a scrivere: a cazzo di cane.
sabato 4 febbraio 2017
Tormenti della parola
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Antonio Di Benedetto, L'uomo del silenzio, 1964 (ed. it., BUR 2006) |
«È colpa mia. Mi sono lasciato catturare dalla seduzione delle parole: con la loro apparenza di idee sembrano rivelare qualcosa, come se mettessero in guardia sulla natura dei loro strati profondi».
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Valentin N. Vološinov (Michail Bachtin), Il linguaggio come pratica sociale, Dedalo Libri, Bari 1980 |