sabato 11 novembre 2023

Montemignaio



Tiepida mattina, addì, martembre
un sole novembrino mi ritempra
lungo la provinciale desolata.
Dalle scarpate della carreggiata
occhieggiano pruni selvatici 
profondamente blu cobalto
come il Blu di Kieślowski
con Juliette Binoche.
Ne mangio uno: mi allappo;
mi pungo una falange disarmata:
tiro la cloche e, con un salto,
torno giù in questa terra
di abeti e di beati, terra da cui
quasi tutti sono andati
via, tranne i tetti, e un luì
verde che fruscia e scappa
dentro il bosco, nell’ora d’oro
dei meditanti. Qui
non solo i santi pregano:
pregano anche loro, gli esitanti
osservatori delle stagioni
che passano senza essere visti,
e ti stanno accanto seguendo le ragioni
di chi è ancora tra i turisti
del mondo della materia:
Mater misericordiae, vita, 
dulcedo e spes nostra.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

oh, che bella

Luca Massaro ha detto...

😘

Anonimo ha detto...

Ho come è bello poetar e sul blog pubblicar, lo so che sono una schiappa, per questo è difficile poetare, ma tu ci riesci bravo, peccato che pochi apprezzano le poesie, ma tu continua
Angelo