Ad Axel
Le sere in cui guardo sopra
le punte di faggi e di abeti
Venere brillare, a volte vicina
a una bianca falce sottile di Luna
nascente, sono meno
piombato nell'oscurità della notte,
e, delle celesti gerarchie
in cerchio nel cielo, sussurro
il nome che l'Areopagita
aveva indicato:
Serafini, Cherubini e Troni:
spiriti delle forze;
Dominazioni, Virtù e Potestà:
spiriti della luce;
Principati, Arcangeli, Angeli:
spiriti dell'anima.
«Questi ordini di sù tutti s'ammirano,
e di giù vincon sì, che verso Diotutti tirati sono e tutti tirano».
E, se chiudo gli occhi, per un attimo
mi sento tirato anch'io
tra le punte di faggi e di abeti
che circondano la cella
del mio Eremo.
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