1.
Non sono più abituato a tenere un diario, privato o pubblico. Direi che tutto è mutato negli ultimi cinque anni. Gradualmente, i punti di riferimenti ideologici che informavano il mio pensiero sulla questione sociale sono franati. Cinque anni fa, qui in Italia, i poteri dello Stato (tutti i poteri, compreso il quarto e il quinto) hanno mostrato le loro fauci. Fauci compreso. Quindi non è questione di giocare le parti in commedia della politica destra sinistra centro, con le loro vane dispute che non portano a niente. E neanche pensare di "rivoluzionare" mutando i rapporti di "forze", in pratica: l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, giacché se la produzione muta "padrone" e finisce in mano allo Stato, o diventano "padroni" gli operai (i capipopolo o chicchessia), il fatto è che non si muta, nella sostanza, la sola cosa importante da mutare: mettere al centro l'individuo, l'essere umano, per garantirgli il diritto alla vita e la libertà dalla schiavitù del lavoro (l'andante: "chi non lavora non mangia, è identico al "chi non si vaccina non lavora e non mangia").
2.
Oggi, la Candelora, festa della Luce. Siamo a metà inverno, a metà strada tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera. Come garantire, quindi, a ogni essere umano il diritto alla vita dalla nascita alla morte e, al contempo, la libertà dalla schiavitù dal lavoro senza mutare i rapporti di forze e conservare il guscio (protettivo) dello Stato che si occupa solo della giustizia?
3.
Quello che è accaduto negli ultimi anni non è solo una disgrazia, ma anche una "grazia", giacché ho incontrato (sono andato incontro) all'antroposofia e all'antropocrazia, a mio avviso le uniche reali e concrete Vie di uscita che vincono il pessimismo, il buio e la tenebra e offrono a ogni essere umano vera Luce.
4.
Tutti i pensieri che aprono orizzonti e che prospettano soluzioni alla questione sociale possono essere considerati "utopistici", un po' folli, ingenui. Eppure, se si hanno a cuore gli esseri umani, occorre pensarli; occorre vagliare, esaminare e - soprattutto - scartare. Ma se si ci si addentra nell'analisi dello stato di cose presente e si cerca di vedere dove sono le falle del sistema che impediscono a ogni essere umano di essere libero di vivere senza essere obbligato a niente (non al lavoro, non alla scuola, non alla cura, non alla fede), s'intravvede che già adesso, con pochi accorgimenti, si potrebbe iniziare a ottenere da domani questo imprescindibile e incontestabile diritto per tutti.
5.
Come? Prendiamo l'Italia (anzi: questo vale soprattutto per l'Italia). In estrema sintesi:
a) abolizione totale di tutte le tasse, di tutte le imposte, di tutti i tributi e di tutti gli obblighi previdenziali. Questo porterebbe alla
b) diminuzione dei prezzi delle merci e delle prestazioni lavorative e al raddoppio del potere di acquisto di tutto il denaro esistente.
c) Con questo denaro rivalutato, viene estinto, una tantum, il debito pubblico.
e) Sulla massa monetaria restante porre una decurtazione monetaria (tassa unica sul denaro) piccola e ineludibile (secondo certi calcoli si parla del 10% annuale), che impedisce l'ingiusta speculazione finanziaria parassitaria dell'economia reale.
f) In contropartita, con una parte del ricavato di tale "tassa" è emesso, per ogni cittadino, un reddito di esistenza in modo incondizionato, dalla nascita alla morte, tale da assicurare il diritto a una vita libera e dignitosa.
g) Con l'altra parte si finanzia lo Stato, che si occupa soltanto dell'amministrazione della Giustizia, con giudici eletti direttamente e periodicamente dai cittadini, e della pubblica sicurezza, con personale che farà questa professione per scelta e non per necessità sotto le direttive della Magistratura.
h) Lo Stato, dunque, non si occuperà più di economia (che sarà totalmente libera) né di Cultura (via ogni obbligo scolastico) né di Sanità (libertà totale di cura e chi teme che questo non sia sostenibile, si fa notare che già oggi la sanità non è gratuita, che oltre alle tasse dirette prese dal reddito, vi sono i "ticket" e già la sanità privata è una realtà di fatto)
i) Non avranno più senso i "partiti politici" perché non ha più senso che un individuo sia rappresentato politicamente da un altro.
6.
Grazie a queste misure studiate, elaborate e proposte da Nicolò Giuseppe Bellia, ogni individuo è libero e l'unico legittimo sovrano della vita sociale e tutte le istituzioni sono poste al suo esclusivo servizio.
Ecco, oggi ho voluto accendere questa candela. Secondo me fa molta luce.