giovedì 19 giugno 2025

Verso Gaviserri

Verso Gaviserri, i finestrini aperti
e l'azzurro del cielo che s'inclina
dietro al verde della foresta;
penso a queste quattro ossa,
a chi un giorno le sotterri
tra le radici dei faggi e degli abeti;
penso alle altre parti di me
che s'involeranno in altra forma
verso mondi che sembrano segreti
se il pensare resta rasoterra
e non si apre alla prospettiva
della morte come nuova vita,
al sacrificio che ogni vita porta,
alla memoria che nel tempo resta
perché s'impari a diventare 
quello che in potenza siamo, creature
che diventano creatori e danno luce
all'ultimo comandamento
donatoci dal Cristo Gesù:
“Amatevi gli uni con gli altri
come io ho amato voi”,
la suprema perfezione umana,
il diventare del Logos veri figli,
gli Dèi ulteriori che il mondo 
dello Spirito aspetta per andare
avanti nel tempo e nello spazio,
per superarli e concentrare tutto
nell'attimo in cui, a imitazione del Verbo,
oseremo dire: “È compiuto”.

Verso Gaviserri, i finestrini aperti
e l'azzurro del cielo che s'inclina,
dentro al verde della foresta sacra
abbraccio di madre e medicina...




domenica 8 giugno 2025

Il dogma che grava sull'individuo

« Oggi molti Europei credono di essersi elevati al di sopra dei dogmi; ma proprio i liberi pensatori e i materialisti sono, in modo speciale, i dogmatici peggiori. Il dogma materialistico è più opprimente di qualsiasi altro. L’infallibilità del Papa non è più valida, vale invece quella del professore universitario. Anche il più liberale, per quanto sostenga il contrario, è sottoposto ai dogmi del materialismo. Quanti dogmi pesano, per esempio sull'avvocato, sul medico, eccetera. Ogni professore d’università insegna il proprio dogma. E quanto mai grava sull'individuo il dogma dell’infallibilità della pubblica opinione, del giornalismo quotidiano! ».

Rudolf Steiner, Alle porte della scienza dello spirito, O.O. 95, Stoccarda, conferenza del 3 settembre 1906

Spirito di Verità

«Nell'antichità tutto si fondava su legami di parentela, come è chiaramente dimostrato dal culto degli avi. Molte leggende si collegano alla figura di un eroe capostipite, come per esempio Teseo, o Cadmo. Questo concetto era seguito nelle leggi e nei comandamenti. Più tardi organizzazioni esteriori diedero le norme per la convivenza. Ma questo ebbe luogo solo con la diffusione del cristianesimo. Che cosa trova oggi l'uomo nell'internazionalismo? Un principio più potente della forza dello Stato. Le grandi potenze che dominano oggi il mondo sono internazionali: si chiamano oro, trasporti, industria ecc., non hanno piú nulla a che fare con l'antico vincolo di consanguineità. Il rovescio della medaglia di questa evoluzione è il materialismo. Nella macchina abita la razionalità egoistica. Ben diversamente il Greco antico rappresentava il suo Dio in Zeus, ricordando che il principio del Padre è alla base di ogni cosa. Dove troviamo qualcosa di divino nella nostra vita pubblica? Macchine, ferrovie e simili, tutto è al servizio dell'egoismo, egoismo che in futuro avrà una parte ancora maggiore e culminerà nella guerra di tutti contro tutti.

Il Cristo ha creato il legame che unisce tutti gli uomini. A questo atto del Redentore si deve aggiungere ancora qualcosa. Negli uomini che si sentono attratti dal Cristo vivono sentimenti che uniscono gli uomini tra loro. L'azione del Cristo è la grande azione unificante che può di nuovo riunire il fisico allo spirituale. Gli uomini, oggi, utilizzano il fisico solo al servizio dell'egoismo, un giorno lo useranno per il servizio dello Spirito. Lo Spirito Santo deve unirsi al Figlio in modo che uniti ascendano insieme al Padre!

Il Cristo dice: "Nessuno può giungere al Padre se non per mezzo mio". Ognuno deve dire: "Sono come il tralcio della vite. Cristo è la mia vite". Allora il Cristo vincerà l'egoismo nelle organizzazioni dell'umanità. Nei singoli Io deve penetrare lo Spirito del Padre, lo Spirito della comune origine, solo allora l'Io lavora sul principio del Padre: tutti gli Io si costruiscono la propria casa, ma uniti insieme nel principio-Cristo. "Molte stanze sono nella casa di mio Padre", dice il Cristo. In questo modo sono indicate le singole abitazioni costruite dagli Io, ma è il Cristo che deve preparare il luogo. Deve dunque giungere lo Spirito che unisce gli uomini, e questo è lo Spirito di Verità.

La Scienza dello Spirito deve insegnare agli uomini la comprensione di questo principio comune, deve portare la Saggezza superiore, lo Spirito di Verità. Finché non si possiede la massima conoscenza, si continua ad avere opinioni diverse. Gli Gnostici chiamavano la Mistica "Mathesis", perché nella matematica nessuno può dire di avere un'opinione diversa dagli altri. Due scienziati non possono avere opinioni diverse a proposito di una legge matematica, giacché non si tratta di desideri umani. Davanti alla massima saggezza dobbiamo liberarci dai nostri desideri. Solo chi, senza desideri personali, vuole studiare lo Spirito di Verità, è maturo per riceverlo. La massima conoscenza unisce gli uomini: non ci sono più opinioni e punti di vista. Lo Spirito di Verità dovrà irraggiare sugli uomini. Questi potranno essere molto lontani tra di loro nelle loro dimore, ma li unirà lo Spirito di Verità. La casa che l'Io si costruisce si adatterà allo Spirito se lo Spirito di Verità regnerà sugli Io. Il Cristo promette ai Suoi discepoli lo Spirito di Verità per la festa di Pentecoste. Solo allora i discepoli hanno parlato le varie lingue, solo allora le nazioni tutte impareranno a comprendersi fra di loro. Anche se l'egoismo diventerà sempre più forte, ogni Io possederà lo Spirito di unità se parteciperà allo Spirito di Verità. Chi vuole giungere a questo, deve vivere nello Spirito del Vangelo di Giovanni. Questa è la vera Scienza dello Spirito. Come tutte le piante si rivolgono al sole, crescono nella sua direzione, dovunque si trovino, così tutti gli Io si volgeranno al Sole dello Spirito, alla Luce spirituale della Verità!»

Rudolf Steiner, “La promessa dello Spirito di Verità”, Colonia, 8 marzo 1907, in Il mistero cristiano, O.O. 97, traduzione di Giovanna Scotto

domenica 1 giugno 2025

Angelo musicante

Primo giugno
Rosso Fiorentino:
come la rugiada
di primo mattino
porta l'etere di luce
sull'erba e sulla strada,
che appoggia la guancia
sul liuto mentre arpeggia,
restituisce al cielo
quella luce di rugiada.
Possa questa musica di pace
far tacere il rumore degli spari
E ogni essere umano trovi pace
appoggiando la guancia
dove più gli piace e sia
dolce a tutti questo mese.