La mia vita si disfa
come il gelo del cuore
a ricordare il tuo cuore
che batteva per me.
Ma siccome non sento
il tuo cuore da tanto
il mio cuore trapianto
nel ricordo di te.
Tu che avevi capito
quanto ero distante
una specie di aliante
che fuggiva da sé
Bevendo Martini
shakerati con ghiaccio
e si dava allo spaccio
manco fosse Baudelaire
Sorridevi leggendo
i miei quaderni stravolti
da endecasillabi sciolti
tutti scritti per te
Anche se parlavo di guerra
di Andreotti e di Craxi
delle corse sui taxi
troppo care ahimè
Tu sapevi che in fondo
l'argomento di sempre
era averti per sempre
attaccata su me
Come cozza che sta
attaccata allo scoglio.
Oggi quello che voglio
è capire perché
Insegnasti l'amore
a un allievo distratto
che studiò come un matto
ma all'esame bocciò
Perché ero distante
e bevevo Martini
e volevo [omissis]
soltanto da te?
Non credo ai ricordi
sono troppo bugiardi.
Vado a letto ch'è tardi
do retta un po’ a me.
3 commenti:
san remo subito!
l'omissis mica è come er tappeto: nun se batte.
Ahi lasso!
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