giovedì 21 gennaio 2021

Giorno della memoria

 


«In Bordiga esist[e] un nesso inscindibile tra analisi del capitalismo come produzione mercantile e salariale e critica della democrazia come sua forma politica specifica, tra concezione del socialismo come fine della produzione di valore e concezione del partito come ‘organo’ che il proletariato internazionale deve darsi per realizzare tale obiettivo storico. Da tale sistema coerente di principi teorici discendono poi ben precise valutazioni sulla natura capitalistica dello stalinismo, sul carattere imperialistico della seconda guerra mondiale e su quello ‘interclassista’ del movimento della resistenza, sulla natura ‘totalitaria’ degli apparati degli stati democratici». Liliana Grilli

«Fino a quando i rapporti di produzione restano mercantili e monetari e salariali tutto il sistema della automatica macchineria forma un mostro che schiaccia sotto il peso della sua oppressione una umanità schiava ed infelice, e questo è il Mostro che domina tutto il quadro tracciato da Marx della società presente, il Capitale stesso, spersonalizzato, e perfino ‘declassato’ nelle nostre frequenti conclusioni, in risposta al vaneggiare che in un terzo del mondo sia sparita la Classe nemica, la Borghesia».
[...]
«Chi si appropria il prodotto? Forse il lavoratore? No, nemmeno per una briciola: esso va tutto, la risposta da facile propaganda è ovvia, al capitalista, al padrone, al borghese, [ai soviet]. Anche Marx se ne servirà molte volte [...] Chi si appropria il capitale prodotto dal lavoro vivente (plusvalore) non viene presentato come persona umana né come classe umana: è il Mostro, il Lavoro oggettivato, il Capitale fisso, monopolio e fortilizio della Forma Capitale in se stessa, Bestia senza anima e perfino senza vita, ma che divora ed uccide il lavoro vivo, il lavoro dei vivi e i vivi». Amadeo Bordiga



2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

il partito (la cricca) che fu "sempre riformista" (nonché stalinista), lo emarginò. gli "eredi" di quel partito si scoprirono "anticomunisti" (nonché scrittori, registi, ecc.) e "liberali". se non è trasformismo questo, che cosa lo è?

http://diciottobrumaio.blogspot.com/2014/03/stalinisti-crociani-americanisti.html

Luca Massaro ha detto...

grazie mille, anche per il link