«Poiché il debito pubblico ha il suo sostegno nelle entrate dello Stato che debbono coprire i pagamenti annui d’interessi, ecc., il sistema tributario moderno è diventato l’integramento necessario del sistema dei prestiti nazionali. I prestiti mettono i governi in grado di affrontare spese straordinarie senza che il contribuente ne risenta immediatamente, ma richiedono tuttavia in seguito un aumento delle imposte. D’altra parte, l’aumento delle imposte causato dall'accumularsi di debiti contratti l’uno dopo l’altro costringe il governo a contrarre sempre nuovi prestiti quando si presentano nuove spese straordinarie. Il fiscalismo moderno, il cui perno è costituito dalle imposte sui mezzi di sussistenza di prima necessità (quindi dal rincaro di questi), porta perciò in se stesso il germe della progressione automatica. Dunque, il sovraccarico d’imposte non è un incidente, ma anzi è il principio.».
Karl Marx, Il Capitale, (1867), Libro I, Sezione VII, Capitolo 24.
3 commenti:
in un'epoca in cui anche i pidocchi si permettono di ruggire, cioè di dare del tu a Marx, possiamo ben dire che la sua è una considerazione peregrina, direi d'impronta teologica
Dio Marx è una bestemmia?
no, al contrario. La triade Marx, Engels, Lenin. Poi tutti i santi, fino a Pol Pot incluso
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