Quando i governanti vi dicono: «Insieme potremo farcela», stanno pensando all'Italia.
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Oggi pomeriggio, dopo il lavoro e dopo la spesa, facendo finta di non vedere bar chiusi e illudendomi che tutto, in fondo, anche se arancione, fosse normale, ho ricevuto, da solerti comari di chat, un dispiaccio d'agenzia:
«Firenze, 13 novembre 2020 - La Toscana diventa zona rossa per il covid. La decisione è ufficiale, dopo la telefonata del ministro della Salute Speranza al presidente della Regione Eugenio Giani con il quale la Toscana è stata informata della scelta.»
Manifesto il mio disappunto con varie sfumature di sfanculismi, ma poi mi placo, sia perché oggi è la giornata mondiale della gentilezza, ma soprattutto perché il presidente Giani, in conferenza stampa serale, precisa:
«Questa sera da Roma le autorità governative mi hanno comunicato la decisione del Comitato Tecnico Scientifico per la zona rossa in Toscana.Esprimo sorpresa e amarezza perché i dati su cui è fondata sono quelli della settimana 1-8 Novembre.Oggi 13 Novembre e negli ultimi giorni ho visto in Toscana un cauto ma oggettivo sollievo perché la curva pandemica tende a rallentare e stabilizzarsi.»
Sì, hanno chiamato da Roma. Gente che da Roma chiama e ordina. Che vuoi che sia. Che vuoi? Che sia.
Facciano. Insieme potranno farsela.
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Da Il nespolo di Luigi Pintor estraggo una citazione:
«Chiunque abbia il potere per un minuto commette un crimine».
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Il ministro Speranza dice che tali misure restrittive sono necessarie e che
«non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie.»
Non so, a me pare che, tra le tre cose, non ci sia una stretta corrispondenza e che le prime due (riduzione del numero dei decessi e limitazione dei contagi) siano giustificazioni date per coprire il fallimento (certamente, non del tutto imputabile a questo governo) di una politica sanitaria che non riesce a trovare una soluzione per sgonfiare tale pressione. Infatti, perché la riduzione dei decessi dovrebbe valere soltanto per il virus e non per altri tipi di malattie? Perché, per esempio, come fa notare un commentatore al post di Olympe, in altri casi di malattie, alquanto diffuse e temibili, i morti muoiono un po' per volta e senza provocare pressioni ospedaliere?
E come, tu governo liberale e democratico, per risolvere un problema di pressione l'unica strada percorribile che imponi di seguire è una via di oppressione?
2 commenti:
Perché le vie di disoppressione ( termine inventato da me) non conducono da nessuna parte. Vogliamo fare come hanno fatto in Svezia? ok. Ma ora se ne stanno pentendo.
La realtà è che in passato i partiti che erano ESPERTI di politica ed altro, hanno effettuato tagli fatti in tutti i settori dei servizi per il pubblico, compresa la sanità, che assieme al taglio alle forze dell'ordine, hanno comportato tante conseguenze gravi sulla popolazione, ma grz ad una ADDOMESTICATA INFORMAZIONE anche televisiva, se la prendono sempre con l'ultimo arrivato che non può nominare quelli che lo hanno preceduto e deve addossarsi tutte le carenze. Purtroppo ormai in questo INCUBO ci siamo e ne dobbiamo uscire. Non credo che se ci fosse l'opposizione potrebbe fare il miracolo, per cui, volente o nolente accettiamo, anche se a malincuore, le decisioni. Io vorrei però che le opposizioni dessero almeno verbalmente delle alternative affidabili e non si limitassero alla sola pettegola critica. Ma forse mi sbaglio a ragionare così.
ho letto l'altro blog e so anche io che di altre malattie ne muoiono sempre ma lo reputano normale ma questa sembra stare sul cazzo di tutti ora si consoleranno con i soldi dell' europa ma chi potrà approfittarne? il problema è proprio le omissioni dell' informazione
perché dobbiamo sapere le verità da altre fonti se i giornali sono fatti proprio per questo?
e sono d'accordo con chi ha scritto prima anche se non in tutto
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