Ci risiamo: ri-serve il foglio di via, detto altrimenti autodichiarazione ai sensi degli articoli eccetera.
Articolo uno: l'Italia è una repubblica fondata sul (lo sfruttamento del) lavoro (altrui) e sulla chiusura di alcune attività produttive (tipo i bar), sulla limitazione alla cazzo di budda arancione dei diritti di movimento nel territorio patrio (perché spostarsi da un comune all'altro alza gli indici, abbassa i medi, rintuzza gli anulari, infila i mignoli negli orecchi e i pollici su per il retto). In breve, per spostarsi occorre avere dei motivi:
- comprovate esigenze lavorative (esigo sapere la comprova di John Elkann);
- motivi di salute (curiosità: motivi salutari vanno bene? Per es. chi abita in zona ad alto tasso di inquinamento, può uscire dal comune per andare qualche ora in un altro con aria più pulita?);
- altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio (specificare il motivo che determina lo spostamento): andare a fare in culo.
Inoltre: perché va dichiarato "sotto" la propria responsabilità e non "sopra"? A me, la responsabilità, piace di più alla missionaria (zona kamasutra).
Sto diventando arancione - ma questa volta niente calmanti all'acqua di rose, grappini e cognacchini forse, e parecchi vaffanculo a ripetizione ai decisori, ai tecnici, ai controllori. Hanno rotto i coglioni, ça va sans dire, ma piace ricordarlo, di tanto in tanto.
Vorrei essere mansueto come K. per poter, ogni tanto, dare qualche legnata fatta bene ai malfidi servitori che promettono di servirti e poi il contrario. Dove cazzo sei Klamm? Dal buco della serratura vedo il tuo flaccidume: fai schifo, tu, come tutti quelli lassù, al Castello.
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