martedì 19 aprile 2022

Quando dagli altoparlanti il Drago parla di pace

Ma qualcuno che scende in piazza per protestare contro questo cazzo di governo c'è o non c'è? No, non tanto contro il greenpass, oramai lo avete digerito come un boa digerisce un'antilope (anche se avete qualche difficoltà a ricacarlo, vero, miei cari compatrioti?). Ma contro questa volontà di suicidio conclamata di adesione ai diktat della Nato, ossia alla volontà dell'amministrazione governativa degli Stati Uniti d'America di fare di tutto purché la guerra prosegua, senza dire né ahi, né bai... 
Possibile che ci si lasci precipitare nel dirupo senza provare a frenare neanche un po'? Ok, i freni sono rotti come il culo di chi ci comanda, ma vabbè, un po' d'attrito, suvvia, un po' di piedi puntati, di “No, non nel mio nome, perdio!”. Un po' di casino, insomma. Uno sciopero, due vetri rotti, qualche scuola occupata, uno schiaffo a qualche sindaco del cazzo che copre il David in piazza e fa parlare uno stronzo cocainomane in videochiamata.

Ordunque, ci si mobilita o no? O forse vige ancora quell'ordinanza della morgese che dava i daspo solo per stare seduti in piazza con due volantini? Ehi, ministro: noi coi volantini ci si fa due aeroplanini e si lanciano per l'aria, innocui e silenti aerei di pace. Non siamo piloti assassini testedicazzo come quei due piloti di caccia americani che tagliarono i fili della funivia del Cermis, ventiquattro anni fa. Giudicati in America. E assolti. E dov'erano di base? Do you remember? 

Anche il mondo della cultura, dell'arte, dello spettacolo... che mutismo. Ma Bono Vox è più morto di Berlusconi? Ve lo ricordate Berlusconi che fa la mitraglia? Bei tempi a parte: possibile che questo silenzio delle coscienze perduri? Possibile vi lasciate infinocchiare da guitti opinionisti prezzolati che vomitano bile e falsità a getto continuo ed arrivano persino a giustificare e a contestualizzare il concetto di nazismo?

Quando dagli altoparlanti il Drago parla di pace
i terrazzieri guardano le autostrade
e vedono
cemento fino a mezzo metro per
carri armati pesanti.
il Drago parla di pace.
Rialzando le schiene doloranti,
le mani grandi appoggiate ai cannoni,
i fonditori lo ascoltano.
I piloti dei bombardieri rallentano i motori
e ascoltano
il Drago parlare di pace.
I tagliaboschi stanno in ascolto nelle foreste silenziose
i contadini lasciano gli aratri e portano la mano all'orecchio
le donne, che recano da mangiare nei campi, si fermano.
Sul campo arato c'è un'auto con altoparlanti. Di lì
si sente il Drago esigere la pace.

N.B.
Abitando a sud dell'Alpi, mi sono permesso di sostituire l'Imbianchino con la voce: il Drago. Credo che Bertolt Brecht sarebbe d'accordo con me.

Nessun commento: