« Per quanto mi riguarda, considerando le molteplici dimensioni del mio essere, non posso accontentarmi di un solo modo di pensare. In quanto poeta e artista io sono un politeista. In quanto scienziato della natura io sono panteista, e l’uno non meno risolutamente dell’altro. Avendo poi bisogno di un Dio unico, in quanto uomo morale, non ho nessun problema. Le cose celesti e le terrestri costituiscono un così vasto regno che solo gli organi di tutti quanti gli esseri riescono insieme ad afferrarlo. »
da una lettera di Goethe a Jacobi del 6 gennaio 1813
1 commento:
non so perché tu scrivi questa lettera di Goethe, avrà qualche morale finale? forse come all'epoca di mio padre con le favole di Esopo? Non so, comunque grazie per farcela conoscere acculturarci ci farà senz'altro bene
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