Chitignano:
c’è un’ombra che cammina,
sembra un nano,
lo stesso che, una decina
di anni or sono, rotolava
al centro della scena di un circo
itinerante: era primavera
ma faceva freddo e ci si preoccupava
dei ciliegi in fiore
e degli elefanti, anche se loro,
stranamente allegri,
sbuffavano vapore
fuori della gabbia
e noi due a imitarli
abbottonati sotto
lo stesso giubbotto;
e poi giù sotto alle sorgenti
a bere con il naso,
mentre Saturno scompariva
e il Sole ci baciava tra i rami
con la sua luce d’oro.
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