martedì 30 luglio 2019

Il sindaco ai tempi di Facebook

Fare il sindaco ai tempi di facebook riserva al sindaco tanti pollici in su, tante faccine sorridenti, qualche cuoricino, alcune esclamazioni, poche facce irate, questo a ogni marciapiede rimesso in sesto, a ogni albero potato, a ogni evento culturale da trenta persone in su e cinquanta in giù, perlopiù pensionati baby ancora in forma e con la voglia tanta di studiare all'università dell'età libera, a ogni annuncio sulla viabilità o sull'emergenza mal bel buon cazzo di tempo, c'è un nuovo divieto di sosta, l'orario estivo della biblioteca, commemorare i martiri, i pettini, 25, 1, 4, 2, 77 i prodotti a chilometro zero, il centro commerciale naturale, la fava lessa, il cappuccino al mattino in tutti i bar presenti sul territorio comunale, e poi la mamma, la zia, la sorella e la cognata, c'è da tagliare il nastro per l'inaugurazione del vialetto al cimitero, la festa degli alberi, il saluto alle scuole, domani viene il questore, dopodomani il prefetto, passa il giro d'Italia, il trentennale del gemellaggio, la festa del vino della birra la sagra della castagna, della patata, della polenta al sugo di cinghiale, un saluto a tutti, condoglianze comprese, senza dimenticare di marcare il territorio comunale di ogni frase con il deposito dei punti esclamativi:

«Stamani ho espresso il cordoglio dell’amministrazione al Comandante di Bagno e di Cavallo! L’Arma dei Carabinieri dimostra ogni giorno l’importanza che riveste nella sicurezza del nostro Paese!»...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Porta pazienza è la stagione adatta

https://www.youtube.com/watch?v=af7dIvlw96Q

caino

Francesco ha detto...

ho un caro amico che fa il sindaco in una cittadina di oltre 40000 abitanti ed è bravissimo anche a livello di social

ed è stato appena rieletto al secondo mandato passando al primo turno

Luca Massaro ha detto...

cercherò - se riesco - di spiegarmi meglio in un prossimo post, Francesco (benvenuto da queste parte, non te l'avevo detto la volta scorsa).

Comunque, quanto ho scritto è ispirato dalle vicende social di tre sindaci più un assessore regionale (uno quasi amico, gli altri conoscenti) dei comuni dove vivo, lavoro, bazzico - oramai è una tendenza inarrestabile questa faccenda della comunicazione diretta delle "istituzioni" col "cittadino".

@ Caino
grazie del video cavalleresco