Mi manchi, azzurro, non è vero
che mi manchi, azzurro, è vero:
è l'aria, piuttosto, che mi manca
quell'aria solita di sempre che
più solita non è ma riservata
in uno spicchio d'atmosfera
che il grigio di oggi chiude
e acquieta il voler andare altrove.
Non l'arrocco quotidiano sulla scacchiera
del pavimento casalingo rallenta
lo scorrere delle ore, no;
ma che i sogni stessi giochino in difesa
nell'attesa di essere nuovamente liberi
di tornare alle catene dei propri desideri.
Finalmente un'erezione: era tempo
che le connessioni interne della mente
non la contemplavano. Ora che faccio?
La prendo in considerazione?
Io direi - dico fra me e me - e mi do retta
e recupero il tempo perduto, come Proust,
senza fretta.
Le fanciulle sono sempre in fiore:
sarà bene esca da questa ombra.
Nessun commento:
Posta un commento