Sarebbe dunque tempo ch'io scrivessi un romanzo, se ci fosse un romanzo che avesse voglia di essere scritto da me. Per il momento, purtroppo (o per fortuna), non ne ho mai trovato uno che facesse al caso mio, neanche al banco macelleria del supermercato, tra quelli allevati in Francia e macellati in Italia e con gli ultimi quattro mesi di alimentazione senza l'uso di antibiotici. Eppure, mentre son qui che esamino, come un docente di letteratura comparata, fettine scelte di scannello o di girello, una signora mascherata e occhialuta solarmente, come Catherine Deneuve in Belle de jour, s'è messa a squadrare la mia faccia triangolare con puntamento inquisitorio, come se stessi commettendo qualcosa di peccaminoso nel selezionare romanzi non più tremuli, piuttosto teneri, dipende come sempre dalla frollatura. Per fortuna (o purtroppo) una gioviale macellaia del reparto ci toglie dagli impicci facendo notare che oggi la scottona è in promozione. Ci lasciamo convincere, entrambi scegliendo una lombatina. Dato che mi sembrerebbe un peccato lasciarsi sfuggire un incipit del genere, vorrei proporre alla signora di andare a cuocerle e mangiarle insieme in qualche parco dove fosse possibile farle alla griglia («La compra lei la carbonella?»). Ma, come spesso accade, invece della verità romanzesca, prevale la menzogna romantica e anche questo romanzo disossato finisce qui.
4 commenti:
Potrebbe anche essere stato meglio così... magari la realtà più che romanzesca avrebbe potuto rivelarsi una ciofeca, nel mentre la signora solarmente occhialuta avesse ad esempio aggiunto "la carbonella la porta mio marito"...
ma benedetto figliuolo: concentrati sulla macellaia!
...che magari ti passa qualche bistecca gratis! ;-))
Sempre avuto un debole per le macellaie, anche in virtù di una indimenticabile ode che un cantore della mia giovinezza loro riservava
https://youtu.be/hcFj_YrAOGA
(n.b. nel video tratto dal film non è cantato il passo della lirica che è però sotto riportato prima dei commenti)
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