lunedì 20 dicembre 2021

Più di niente

Potrei lasciarmi prendere dallo sconforto L come lusso, come quello di una Ritmo fiat in attesa di essere rottamata. Ma poi penso: dei miei fari resterà traccia in qualche parte dell'universo, tutti i chilometri per la gloria e per l'amore percorsi consumando energia combustibile e me, mentre ascoltavo mare mare mare voglio annegare / portami lontano a naufragare e dopo pure L'Inferno di Dante, raccontato e letto da Vittorio Sermonti con la supervisione di Gianfranco Contini; e Mozart, la Sinfonia Haffner. D'altronde la vita si consuma un po' come ci va. Gli spazi concessi, diversi. I tempi, pure. I cieli: guardati. Gli orizzonti: memorizzati. I tramonti: raccolti. E quindi? Grazie a Dio e alla Vergine Santa.

Dopo tanto scrivere a vuoto, finalmente, un non fare che significa - per me - più di niente.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensavo di ricordare quasi tutti i nomi dei più noti filosofi, ma il tuo mi sfugge, ma hai cambiato nome? e se lo hai fatto, perché? Puoi anche non dirmelo se non vuoi. E' giusto rispettare la libertà di tutti. Anche la tua.

Luca Massaro ha detto...

Filosoficamente non colgo, caro Anonimo, il senso del tuo commento. O, meglio, ho paura di fraintendere. È che, per caso, tu dai a me l'epiteto di filosofo? Scusami, ma sono duro di comprendonio, a volte.

Anonimo ha detto...

Secondo me era un complimento. Perché se uno ascolta Battiato, Sermonti (con la supervisione di Contini) e Mozart si autodefinisce come appartenente all'universo colto. E in questo universo, secondo l'uomo della strada, ai livelli più alti ci sono i fisici teorici, più su i matematici e al top i filosofi.
Anonimo2

Anonimo ha detto...

Ma caro Luca, scusa se ti do del tu, ma è da tanto che ti leggo e senza conoscerti di persona, capita di sentirti come conoscenza di vecchia data. Ha capito bene il secondo anonimo, anche se non è proprio come lo intendo io. Comunque non sapendo il lavoro che fai o per lo meno tento di immaginarlo, insegnante, e ora penso non di filosofia, visto che lo hai interpretato come epiteto, posso sbagliarmi, ma è quel che ho capito, da quel che scrivi, sembri agire nel mondo della scuola. Tu come tanti ti fai delle opinioni come tutti del resto, e metti sul blog le tue dissertazioni su i più svariati argomenti polemizzando e facendo le congetture più diverse sul vivere e sulla politica o sulle dinamiche del vivere a livello globale. Ne ho dedotto che appartieni di più ai filosofi, ma non ne ero certo. Ora so che così non è. Certo se lo fossi stato, eri piuttosto originale, ma in quella categoria ce ne sono tipologie simili, ecco perché l'ho pensato.
Il primo anonimo

Luca Massaro ha detto...

grazie delle vostre care parole, cari gentili anonimi