Sette marzo, mattina.
Sul prato la brina caduta
è un distillato di stelle.
Una margheritina gelata
è rimasta addormentata
come una statua di sale
e aspetta che il Sole apra
la tenda di nubi
a forma di capra
che belano silenti
al gregge che ha perduta
l’anima sugli youtubi.
Qualcuno mi aiuti
a trovare una direzione
dove ficcare il pensare
tenercelo buono
a manducare la percezione
di un tarassaco
o di un cardo mariano
o per sbrogliare la matassa
che infrena l’essere umano.
4 commenti:
la seconda strofa mi piace più della prima, e tu sai quanto vale la franchezza di chi ti stima
baci
In riferimento alla seconda strofa :
Se togli il tarassaco gira tutto meglio e suona assai bene.
Opinione personale.
Ciao
Rispetto la tua opinione e ti ringrazio ma, così facendo, non sbroglierei la matassa.
(io pronuncio taràssaco, beninteso).
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